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I GENITORI: FIGURE INIZIATICHE


Il rapporto con i propri genitori è da sempre visto come un'iniziazione alla vita, due facce di una sola medaglia, la fusione di una polarità che agisce di continuo.
Chi sono i nostri genitori? Nelle Costellazioni Familiari ed in assoluto, nel contesto di appartenenza, i genitori sono un passaggio fondamentale ed il primo "ostacolo" che si incontra durante il processo di individuazione.
Le persone che richiedono una Costellazione Familiare, nella confusione della propria condizione, nascondono spesso un conflitto con il padre o con la madre. Per questo motivo durante un gruppo di costellazioni c'è la spinta ad entrare in contatto con le figure genitoriali, seguendo gli "Ordini dell'Amore".
Le persone si trovano in grande difficoltà nel dover riconoscere coloro che li hanno messi al mondo, come i soli ed unici genitori che hanno. Si ha la sensazione di dover fare i conti con se stessi, con la propria presunzione ed il proprio senso di superiorità, che nasconde una grande fragilità ed un senso d'impotenza.
La nevrosi sembra perdere forza nel momento in cui guardando mio padre lo accolgo totalmente dentro di me e, allo stesso modo, riconoscendo l'infinito amore che mi lega a mia madre, mi arrendo senza più alcuna resistenza a questo spontaneo movimento, fluendo nel giusto ordine. Facile a dirsi, difficile da farsi.

Bert Hellinger parla di "prendere i propri genitori dentro di sé", chi non accede a questa soluzione è destinato a fallire nella vita: chi non prende i propri genitori non prende neppure la vita.

Alla radice del conflitto tra genitori e figli, nelle Costellazioni Familiari, si parla di "movimento interrotto". E' chiaro che possono essere innumerevoli le cause che si nascondono dietro un conflitto e che vanno ricercate con assoluta attenzione e competenza. 
Il movimento interrotto viene visto come uno "stop" all'amore da parte del figlio, per ragioni di natura anche superficiale, ma che nel caso specifico possono essere state fatali all'amore. Ristabilire questo flusso interrotto tra genitore e figlio/a è molto difficile e spesso possono volerci anni di terapia.
Nelle Costellazioni Familiari si ritualizza una rappresentazione che ricorda antiche pratiche di guarigione sciamanica, capaci di ristabilire l'ordine preesistente tra genitore e figlio/a, un processo doloroso che fa capire molto bene, quali conseguenze possono esserci quando s'interrompe il flusso d'amore.

Inchinarsi ai propri genitori
L'inchino, durante una rappresentazione, vuole ristabilire un ordine. Nel secondo ordine dell'amore, ognuno all'interno del sistema di appartenenza occupa un posto ben preciso e nessuno può arrogarsi il diritto di prendere un posto che non gli appartiene. Si capisce chiaramente che nel movimento interrotto, quest'ordine è stato violato e con esso le leggi dell'Amore che lo governano. La rappresentazione, che nelle Costellazioni Familiari ristabilisce l'ordine preesistente tra genitore e figlio, vede una sequenza scenica ben precisa che necessita di un tempo non determinato, finalizzata alla totale accettazione del figlio/a rispetto al suo posto nel sistema.

L'uso di frasi risolutrici è indispensabile per rafforzare la capacità risolutiva della rappresentazione. Nel caso specifico il figlio si inchina di fronte al genitore, ripetendo più volte la frase: "Io sono il piccolo e tu il grande".

Quando le ombre che oscurano la nostra visione e provenienza si dissipano, possiamo vedere la reale funzione che il mondo ha su di noi. La provenienza spirituale alla quale siamo legati non può risentire di interruzioni, è appunto nel contesto di appartenenza familiare che ci sentiamo liberati nel momento in cui il flusso d'amore comincia a scorrere, fluidificando l'intero sistema.

I nostri genitori sono completamente "nostri" e contemporaneamente noi siamo insieme a loro, completamente appartenenti ad altro. Quello che Bert Hellinger definisce "Lo Spirito" è la nostra ultima appartenenza, un viaggio senza ritorno e a senso unico, chi prova ad intraprendere questo viaggio senza aver integrato i propri genitori dentro di sé, si ritroverà nel vuoto, sprovvisto di ali.
Sappiamo che ogni sistema si manifesta in superficie disegnando una mappa di informazioni che possiamo osservare nell'insieme dei sintomi comportamentali e nella successione di eventi che accadono sulla piattaforma del presente. E' proprio su questa piattaforma che si delineano i caratteri che potranno fare la differenza all'interno del sistema. Accade infatti, che nella successione generazionale uno o una dei componenti, dotato di particolare intuito e spinto da una profonda sofferenza, improvvisamente cominci a dedicarsi con tutto se stesso alla risoluzione del problema. Nel fare ciò si attiveranno forze spirituali molto potenti, che lentamente cominceranno ad operare sempre più in profondità, toccando di riflesso tutti gli appartenenti al sistema familiare. 

Queste energie spirituali e guaritrici, si attivano solo se le due figure genitoriali vengono viste ed integrate completamente. E' molto difficile capire il momento esatto in cui questo avviene, ci sono comunque delle indicazioni che si possono avvertire sul piano psicofisico. Uno dei segni più evidenti che indicano l'aver preso completamente i propri genitori è un piacevole senso di arrendevolezza, lo stesso che prova il bambino quando è al centro dei propri genitori. Infatti, anche da adulti essi continuano a vederci come se fossimo ancora dei bambini, arrendersi a questo movimento ha un grande potere di guarigione. Finalmente possiamo sentirci liberi di essere figli dei nostri genitori, senza percepire più alcun attrito. Lasciando che questa energia fluisca dall'alto verso il basso tutto il nostro sistema energetico ne viene rinvigorito e noi ci sentiamo attraversare il corpo da un calore simile a quello del sole, durante una tiepida giornata primaverile.

Sono moltissime le conferme che ci indicano con assoluta certezza l'importanza della famiglia rispetto all'ordine naturale prestabilito (ordini dell'amore). Infatti è proprio il disordine sistemico che genera in superficie un disordine mentale. E' chiaro che osservando più da vicino, possiamo vedere, come il discorso sistemico si intersechi con altri modelli terapeutici e con gli antichi insegnamenti provenienti dall'oriente.
Nella profondità dell'insegnamento del Buddha, "Il Dhamma"; le impurità che creano disordine nella nostra vita, sono nascoste nelle profondità della mente inconscia. Tramite l'antica tecnica dell'osservazione consapevole "Vipassana" possiamo sradicare queste impurità, lasciando che vengano in superficie mediante un duro esercizio di equanimità.

E' quindi nell'inconscio che i nodi sistemici si nascondono, insieme a tutti i nostri antenati, alle figure archetipiche e alla memoria umana collettiva (Anima Mundi).
Con la riabilitazione di un ordine fluente che segue leggi naturali ancestrali basate sull'amore universale, possiamo sciogliere quei nodi che coagulano il libero flusso dell'energia, causando in noi una distorsione della realtà.
Possiamo dunque lavorare su di noi per ritrovare la solidità delle nostre figure genitoriali, passando attraverso varie forme di terapia e metodo. Dalla meditazione, alle Costellazioni Familiari, dalla Respirazione Olotropica alla Gestalt alla Ricapitolazione Tolteca, accogliendo tutte le forme terapeutiche che si esprimo tramite l'esperienza diretta, facendoci quindi diventare maestri di noi stessi, esploratori dei territori inconsci.
Una volta che abbiamo dato vita ad un movimento di trasformazione tramite l'ausilio del campo morfogenetico o campo di memoria condivisa, il movimento ci porterà a vedere il conflitto sempre più da vicino, fino a quando un evento, mosso da energie inconsce, farà si che il blocco si sciolga, trovando nuovamente un libero flusso.
Le cause sistemiche che fanno emergere un conflitto sono molteplici. A volte ci troviamo intrappolati all'interno di un'enorme ragnatela, ogni parte di noi sembra essere mossa da fili invisibili e le nostre scelte sembrano essere quelle di un altro. Improvvisamente ci ritroviamo nel mezzo di un "destino difficile" e davanti a noi, l'orizzonte sbiadisce. Molte sono le domande che affollano la nostra mente, in quei momenti, ogni cosa sembra perdere senso; ciò che più si desidera è riuscire a tornare in superficie, con la testa fuori dall'acqua, prendere fiato, per poi ricominciare a lottare.

A volte questo movimento ci strattona  e spesso si confonde, appare come un'onda d'urto, un' esplosione profonda, un po' come accade quando si cerca di spegnere un pozzo di petrolio in fiamme, l'unica soluzione possibile è far esplodere una carica di dinamite, capace di creare un vuoto d'ossigeno e interromperne la combustione.
Ovviamente non sempre la soluzione arriva per mezzo di un evento "doloroso"; molto spesso le relazioni migliorano semplicemente senza chiarimenti necessari, si avverte un morbido fluire dei pensieri, in armonia con l'amore. Una dolce arresa si fa spazio dentro di noi ampliando questo spazio all'infinito e lasciando che ogni cosa fluisca liberamente, tutto si muove nella direzione che deve essere e tutto sembra essere accolto con la benedizione dei nostri genitori.
Ritornare in contatto con l'energia genitoriale è il passo fondamentale da fare. Una successione di azioni destinate a farci riprendere quota e liberarci dall'ingombro dei sensi di colpa e dalle negatività accumulate. Tutto ciò che ci allontana dal nucleo, vuole farci vedere con un nuovo sguardo la realtà del sistema a cui apparteniamo. Il dolore psicologico che si sprigiona dalle profondità del sistema, è un allarme inconfondibile che risveglia tutte le nostre risorse inconsce. Se davvero decidiamo di dargli ascolto, possiamo adempiere al nostro scopo più nobile e diventare artefici del cambiamento, della liberazione, della rinascita.



Ringraziamento al mattino della vita 

Cara Madre,
accetto la mia vita da te
come tu me l'hai trasmessa,
con tutto ciò che implica
e con la conoscenza del prezzo che hai pagato,
e del prezzo che io dovrò pagare.

Per onorarti e darti gioia
ne farò qualcosa di buono.
Non sarà vana.

La custodirò e la nutrirò.
E se mi è permesso
la trasmetterò come hai fatto tu.

Ti prendo come mia madre
e tu puoi avermi come tuo figlio.
Tu sei la madre giusta per me
e io sono il figlio giusto per te.

Tu sei la grande e io sono il piccolo.
Tu dai e io prendo-cara madre.
Sono contento che tu abbia preso papà.
Siete i genitori giusti per me. Solo voi.

Caro padre,
accetto la mia vita anche da te,
come tu me l'hai trasmessa,
con tutto ciò che implica
e con la conoscenza del prezzo che hai pagato,
e del prezzo che io dovrò pagare.

Per onorarti e darti gioia,
ne farò qualcosa di buono.
Non sarà vana.

La custodirò e la nutrirò,
e se mi è permesso,
la trasmetterò come hai fatto tu.

Ti prendo come mio padre
e tu puoi avermi come tuo figlio.
Tu sei il padre giusto per me
e io sono il figlio giusto per te.

Tu sei il grande e io sono il piccolo.
Tu dai e io prendo-caro padre.
Sono contento che tu abbia preso la mamma.
Siete i genitori giusti per me. Solo voi.

"Coloro che possono dire questo ai loro genitori sono in pace, e sanno di essere giusti e integri" (Bert Hellinger)

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